lunedì 1 dicembre 2008
La Danimarca conferma l'assenza di una rappresentazione del Polisario
La Danimarca conferma l'assenza di una rappresentazione del Polisario
Il regno del Marocco si rallegra per la conferma da parte della Danimarca dell'assenza di una rappresentazione del Polisario in questo paese, ha affermato giovedì il portavoce del ministero degli esteri e della cooperazione.
In una dichiarazione alla MAP, la stessa fonte ha precisato che Polisario non ha mai disposto, infatti, di un ufficio a Copenaghen e non è mai apparso su nessun elenco ufficiale delle rappresentazioni riconosciute da questo paese.
" La Danimarca assume un atteggiamento costruttivo, in appoggio alla dinamica attuale che mira a trovare una soluzione politica duratura al conflitto regionale" sul Sahara, ha sottolineato il portavoce.
Fonti:
Il portale politico del Sahara occidentale:
www.corcas.com
Il portale del Sahara occidentale:
www.sahara-online.net
Il portale della cultura hassani:
www.sahara-culture.com
Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:
www.sahara-developpement.com
Il portale dello sviluppo sociale nella regione del sahara occidentale:
www.sahara-social.com
giovedì 13 novembre 2008
Sequestrati di Tindouf: la Comunità marocchina in Norvegia investe le autorità di questo paese
Sequestrati di Tindouf: la Comunità marocchina in Norvegia investe le autorità di questo paese
13/11/2008
La Comunità marocchina in Norvegia ha invitato il governo ed il Parlamento della Norvegia a fare pressione sull'Algeria in attesa di mettere un termine al calvario sopportato dai marocchini sequestrati nei campi di Tindouf.
In lettere, indirizzate al ministro reale degli affari esteri ed al Parlamento, i firmatari hanno attirato l'attenzione su " " la situazione umanitaria drammatica ed il calvario sopportato dai nostri concittadini detenuti dalla forza da oltre 30 anni sul territorio algerino" ".
A questo titolo hanno chiamato le autorità norvegesi ad utilizzare di tutte le forme di pressione sull'Algeria per l'identificazione ed il censimento di migliaia di marocchini sequestrati nei campi di Tindouf e per che possono usufruire del principio pertinente del ritorno liberamente acconsentito.
Le due lettere sono state consegnate, il 6 novembre, all'occasione del 33esimo anniversario della Marcia Verde.
Fonti:
Il portale politico del Sahara occidentale:
www.corcas.com
Il portale del Sahara occidentale:
www.sahara-online.net
Il portale della cultura hassani:
www.sahara-culture.com
Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:
www.sahara-developpement.com
Il portale dello sviluppo sociale nella regione del sahara occidentale:
www.sahara-social.com
Il portale delle città del sahara occidentale:
www.sahara-villes.com
martedì 26 febbraio 2008
Il Marocco non chiude la porta ad una soluzione negoziata per la questione del Sahara
25/08/2007
"Sul piano internazionale, il Marocco riafferma una cooperazione sincera e leale con l'organizzazione delle Nazioni Unite, il suo Segretario Generale ed il rappresentante personale del responsabile dell’ONU per aiutare a giungere ad una soluzione politica consensuale, raccogliendo l'adesione seria di tutte le parti interessate effettivamente al conflitto", scrive il giornale della Costa d'Avorio “Le Patriote ".
Il Regno sceriffiano non chiude la porta ad una soluzione negoziata per la questione del Sahara. Da parecchi anni, il Re Mohamed VI ed il suo governo moltiplicano le iniziative per rispondere in modo costruttivo agli appelli dell'ONU. Il 6 novembre 2006, nel suo discorso, il Sovrano riaffermava, con questo approccio, la volontà del Regno di integrare la proposta di autonomia in un progetto globale di una società democratica e moderna. È un impegno che è stato reiterato a più riprese da Mohamed VI dopo una consultazione generale alla quale hanno preso parte in particolare i partiti politici.
Installato il 25 marzo 2006, il Consiglio Reale Consultivo per gli Affari del Sahara (CORCAS), composto da 140 personalità, ha per missione di dare il suo parere su tutte le questioni che riguardano l'avvenire della regione. È un organo che riunisce tutte le sensibilità. Al termine della sua seconda sessione, i cui lavori si sono svolti fino al 5 dicembre scorso, il CORCAS ha sviluppato una visione argomentata dell'autonomia nella regione del Sahara. La proposta marocchina sarà finalizzata alla fine del mese di marzo 2007. Si tratterà "di mettere fine all’impasse attuale e di progredire verso una soluzione politica", ha detto il Re.
Il Consiglio, riunito a Rabat all’inizio dicembre, ha fatto l'analisi, nel corso della sua seconda sessione, del progetto di autonomia nelle province del Sud per trovare una soluzione politica definitiva al conflitto. "La proposta del progetto di autonomia è in conformità con le disposizioni della legalità internazionale ivi compreso quelle relative all'autodeterminazione", ha stimato Khalihenna Ould Errachid, presidente del CORCAS. È una proposta che, ha precisato, preserva la sovranità marocchina sul Sahara e garantisce i diritti politici, socioeconomici e culturali, secondo le norme internazionali.
Per il Consiglio, i dirigenti del "Polisario" si ritroveranno da quel momento in un vicolo cieco politico perché, ha commentato "non hanno nessun’altra alternativa da proporre alle nostre popolazioni". In un colloquio con la stampa, aveva indicato recentemente: "Il Sahara rimarrà marocchino nel suo insieme. Il primo simbolo di sovranità sono i legami diretti con Sua Maestà, il garante dell'unità e delle istituzioni, ed il comandante dei credenti. Questo mette in rilievo le cose fondamentali.
In secondo luogo, ci sono tutti gli attributi della sovranità. Ora, per quanto riguarda i dettagli, questi saranno oggetto delle discussioni delle prossime settimane in seno al Consiglio. Il Consiglio cercherà di elaborare un progetto conforme alla volontà Reale, ed a ciò che il Marocco vuole fare. Questo progetto rispetterà tutte le specificità del Regno.
Non sarà questione di copiare un qualsiasi modello. Stabiliremo un progetto che preserverà gli interessi fondamentali del Regno e che risolverà definitivamente questo problema. Del resto, non sarà un progetto unicamente limitato al Marocco, ma rivoluzionerà l'Africa ed i paesi arabi e musulmani. Visto che non c'è mai stato un precedente in questo campo, ciò creerà un precedente giuridico al livello del continente."
Fonti:
Il portale politico del Sahara occidentale:
www.corcas.com
Il portale del Sahara occidentale:
www.sahara-online.net
Il portale della cultura hassani:
www.sahara-culture.com
Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:
www.sahara-developpement.com
Il portale dello sviluppo sociale nella regione del sahara occidentale:
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Il portale delle città del sahara occidentale:
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25/08/2007
"Sul piano internazionale, il Marocco riafferma una cooperazione sincera e leale con l'organizzazione delle Nazioni Unite, il suo Segretario Generale ed il rappresentante personale del responsabile dell’ONU per aiutare a giungere ad una soluzione politica consensuale, raccogliendo l'adesione seria di tutte le parti interessate effettivamente al conflitto", scrive il giornale della Costa d'Avorio “Le Patriote ".
Il Regno sceriffiano non chiude la porta ad una soluzione negoziata per la questione del Sahara. Da parecchi anni, il Re Mohamed VI ed il suo governo moltiplicano le iniziative per rispondere in modo costruttivo agli appelli dell'ONU. Il 6 novembre 2006, nel suo discorso, il Sovrano riaffermava, con questo approccio, la volontà del Regno di integrare la proposta di autonomia in un progetto globale di una società democratica e moderna. È un impegno che è stato reiterato a più riprese da Mohamed VI dopo una consultazione generale alla quale hanno preso parte in particolare i partiti politici.
Installato il 25 marzo 2006, il Consiglio Reale Consultivo per gli Affari del Sahara (CORCAS), composto da 140 personalità, ha per missione di dare il suo parere su tutte le questioni che riguardano l'avvenire della regione. È un organo che riunisce tutte le sensibilità. Al termine della sua seconda sessione, i cui lavori si sono svolti fino al 5 dicembre scorso, il CORCAS ha sviluppato una visione argomentata dell'autonomia nella regione del Sahara. La proposta marocchina sarà finalizzata alla fine del mese di marzo 2007. Si tratterà "di mettere fine all’impasse attuale e di progredire verso una soluzione politica", ha detto il Re.
Il Consiglio, riunito a Rabat all’inizio dicembre, ha fatto l'analisi, nel corso della sua seconda sessione, del progetto di autonomia nelle province del Sud per trovare una soluzione politica definitiva al conflitto. "La proposta del progetto di autonomia è in conformità con le disposizioni della legalità internazionale ivi compreso quelle relative all'autodeterminazione", ha stimato Khalihenna Ould Errachid, presidente del CORCAS. È una proposta che, ha precisato, preserva la sovranità marocchina sul Sahara e garantisce i diritti politici, socioeconomici e culturali, secondo le norme internazionali.
Per il Consiglio, i dirigenti del "Polisario" si ritroveranno da quel momento in un vicolo cieco politico perché, ha commentato "non hanno nessun’altra alternativa da proporre alle nostre popolazioni". In un colloquio con la stampa, aveva indicato recentemente: "Il Sahara rimarrà marocchino nel suo insieme. Il primo simbolo di sovranità sono i legami diretti con Sua Maestà, il garante dell'unità e delle istituzioni, ed il comandante dei credenti. Questo mette in rilievo le cose fondamentali.
In secondo luogo, ci sono tutti gli attributi della sovranità. Ora, per quanto riguarda i dettagli, questi saranno oggetto delle discussioni delle prossime settimane in seno al Consiglio. Il Consiglio cercherà di elaborare un progetto conforme alla volontà Reale, ed a ciò che il Marocco vuole fare. Questo progetto rispetterà tutte le specificità del Regno.
Non sarà questione di copiare un qualsiasi modello. Stabiliremo un progetto che preserverà gli interessi fondamentali del Regno e che risolverà definitivamente questo problema. Del resto, non sarà un progetto unicamente limitato al Marocco, ma rivoluzionerà l'Africa ed i paesi arabi e musulmani. Visto che non c'è mai stato un precedente in questo campo, ciò creerà un precedente giuridico al livello del continente."
Fonti:
Il portale politico del Sahara occidentale:
www.corcas.com
Il portale del Sahara occidentale:
www.sahara-online.net
Il portale della cultura hassani:
www.sahara-culture.com
Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:
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Il portale dello sviluppo sociale nella regione del sahara occidentale:
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