giovedì 3 dicembre 2009
Il Marocco chiama la CE a dare prova di responsabilità dinanzi alla campagna di disinformazione condotta al suo contro
Il Marocco chiama la CE a dare prova di responsabilità dinanzi alla campagna di disinformazione condotta al suo contro 03/12/2009
Il Marocco ha chiamato la Comunità europea (CE) a dare prova di " responsabilità, di discernimento e d'arretramento critico" , dinanzi alla campagna di " disinformazione e di denigramento" orme al suo contro da parte di membri di un intergruppo informale costituito nell'ambito del Parlamento europeo.
Il Marocco " respinge completamente le allegazioni di alcuni ambienti, che si sono affrettati di ricorrere alla desinformazione" , facendo riferimento in particolare " dell'eliminazione, dell'arresto, di pressione o anche di violazione della legalità internationale" , si legge in una lettera indirizzata dall'ambasciatore del regno presso le Comunità europee, il sig. Menouar Alem alle diverse istituzioni europee e di cui la MAP ha ricevuto martedì una copia.
Questa campagna, ha aggiunto il sig. Alem, è stata iscritta nel quadro della strategia di " ostruzione metodicamente attuata dall'Algeria e Polisario" , esprimendo la sua stupefazione ed il suo rammarico in seguito agli " passi dei membri di un intergroupe informale costituito nell'ambito del Parlamento europeo contro il regno del Marocco, e che si danno da fare laboriosamente, da molti giorni, ad arretrare di europarlamentari sulla base di informazioni erronee che tengono conto di cattivi trattamenti" che avrebbero subito cittadini marocchini nelle province del sud.
Questa manovra mira a " contrastare la dinamica politica impegnata sotto gli auspici delle Nazioni Unite, al favore dell'iniziativa marocchina d'autonomia della regione del Sahara, come base di negoziato di una soluzione politica reciprocamente accettabile a questa vertenza regionale" , ha sottolineato il sig. Alem.
Egli si è interrogata sulla parte beneficiaria della manipolazione dei mass media stranieri per instrumentalizzare la reazione tuttavia legittima e legale delle autorità marocchine.
" Elementi di risposta edificanti possono certamente essere trovati nel lato dell'Algeria, che prodiga il suo appoggio finanziario e la sua cornice diplomatica e mediatica a quest'azioni, fra cui i protagonisti non ne sono in realtà che i esecutivi' ' , ha affermato.
Egli, ha allo stesso modo, sottolineato l'importanza perché la Comunità europea misuri la portata e gli obiettivi politici reale di questo passo " insidiose" alla quale si propone di sottoscrivere, allo scopo di deviare l'attenzione sulla vera priorità, in particolare la preservazione della dinamica politica in corso sotto gli auspici delle Nazioni Unite, e la rimozione delle sofferenze di cui fanno l'oggetto le popolazioni trattenute nei campi di Tindouf al Sud Occidentale algerino, in condizioni inumane.
La responsabilità dell'Algeria in questa situazione, resta intera sui piani politici, giuridici e morali in particolare per quanto riguarda la sua ostinazione da rifiutare il censimento delle popolazioni dei campi gestiti dal " Polisario" , come sollevato dall'alto commissario delle Nazioni Unite per i profughi durante la sua recente visita nella regione, a coprire le violazioni ovvie dei diritti dell'Uomo perpetrati nei campi di Tindouf, ed a favorire le deviazioni dell'aiuto umanitario, attestati da numerose relazioni, di cui quelli del HCR, del PAM e dell'OLAF, aiuto il cui cittadino europeo è il principale donatore, ha tenuto a precisare il sig. Alem.
Ha chiamato l'Algeria ad iscriversi " positivamente" in una logica costruttiva, ed a separarsi, su tutte le questioni maghrebine, di " il suo immobilisme in gran parte riconosciuto, rilevato e rammaricato dalla Comunità internazionale".
Tenuto conto della tappa determinante che conosce oggi il processo di negoziato, aggiunge la lettera, il Marocco ne chiama al sostegno europeo, per chiedere all'Algeria ed al " Polisario" di assumere " interamente i loro responsabilità" , mettendo un termine alle derive pericolose di cui sono gli autori, e che minacciano insidiosamente il processo politico e, oltre, la pace e la sicurezza nella regione.
SM Re Mohammed VI non ha avuto di tregua di ribadire l'attaccamento del Marocco al processo di negoziato in corso sotto l'egida delle Nazioni Unite, e l'impegno del regno a favore del consolidamento dello Stato di diritto e del progresso democratico, ha sottolineato il sig. Alem in questa lettera indirizzata a l'insieme dei rappresentanti delle istituzioni europee, così che agli ambasciatori e rappresentanti permanenti degli stati membri dell'Unione europea.
Fonti:
Il portale politico del Sahara occidentale:
www.corcas.com
Il portale del Sahara occidentale:
www.sahara-online.net
Il portale della cultura hassani:
www.sahara-culture.com
Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:
www.sahara-developpement.com
Il portale dello sviluppo sociale nella regione del sahara occidentale:
www.sahara-social.com
Il portale delle città del sahara occidentale:
www.sahara-villes.com
mercoledì 2 dicembre 2009
La classe politica esprime la sua indignazione di fronte all'atteggiamento della denominata A. Haidar e rifiuta di cedere al ricatto
La classe politica esprime la sua indignazione di fronte all'atteggiamento della denominata A. Haidar e rifiuta di cedere al ricatto
02/12/2009
La classe politica ha espresso la sua indignazionz di fronte all'atteggiamento della denominata Aminatou Haidar ed ha annunciato il suo rifiuto di cedere al ricatto.
Un comunicato del ministero degli esteri e della cooperazione segnala che molto su alte istruzioni della sua maestà Re Mohammed VI, soltanto dio Lo assiste, un'importante riunione si è tenuta, martedì alla sede del ministero con i segretari generali e dirigenti delle parti politiche nazionali, tenendo presente ogni tendenza, sugli ultimi sviluppi della questione del Sahara marocchino.
In questa occasione, il sig. Taïb Fassi Fihri, ministro degli esteri e della cooperazione ha ricordato che, di fronte alle proiezioni realizzate dal Marocco sulla scena internazionale al favore dell'offerta di sua iniziativa d'autonomia, gli avversari dell'integrità territoriale ha sviluppato una strategia negativa, allo stesso tempo in termini di blocco del processo di negoziati di una soluzione politica e della sua deviazione per, in particolare, l'instrumentalizzazione metodica e perniciosa della tematica dei diritti dell'uomo.
In questo contesto, e nel momento in cui il sig. Ross iniziava consultazioni per la tenuta di una seconda riunione informale, molte operazioni, finanziariamente sostenute, diplomaticamente programmate e mediaticamente inquadrati sono stati impegnati dagli avversari del regno, ricordano il comunicato, precisando che il rifiuto da parte di A. Haidar della sua nazionalità marocchina, il 13 novembre scorso, e la sua riduzione del suo passaporto marocchino e della sua carta d'identità nazionale si iscrivono in questo quadro.
Il dibattito ha principalmente riguardato questo caso particolare, come pure la domanda, oggi espressa, dalle autorità spagnole per la riduzione del passaporto marocchino a A. Haidar.
I dirigenti delle parti politiche nazionali hanno qualsiasi rilevamento che A. Haidar si è messa essa stessa in questa situazione, al servizio di un ordine del giorno politico fissato dai suoi accomandanti esterni.
D'altra parte, il suo rifiuto di tutte le proposte presentate dalle autorità spagnole rivela le sue vere intenzioni.
A. Haidar che ha beneficiato del suo passaporto nazionale durante anni, ha deciso, in un atto di sfida alle autorità marocchine e di provocazione a riguardo delle sensazioni nazionali dell'insieme del popolo marocchino, di consegnare volontariamente il suo titolo di viaggio marocchino e la sua carta d'identità nazionale, prosegue la stessa fonte.
Ha riacquistato, in qualsiasi logica e conformemente alle norme in vigore, il suo luogo d'imbarco, di dove proveniva, le isole Canarie in Spagna, paese di cui detiene, d'altra parte, una carta di soggiorno in vigore, assegnata su base del suo titolo di viaggio marocchino.
In queste condizioni, spiega il comunicato, il passaporto marocchino, come qualsiasi altro documento nazionale ufficiale, esige rispetto e rispetto verso la madre patria e non può fare l'oggetto di affronto, di atti di dispetto o anche, di manovre basse o di rapporti d'affari sensazionali.
L'insieme delle forze vive del paese, aggiunge il comunicato, dichiara il loro indignazione di fronte all'atteggiamento dell'interessato ed esprime il loro rifiuto di cedere al ricatto di A.Haidar e dei suoi donatori d' ordine.
Per tutte queste considerazioni, e pur sottolineando l'importanza delle relazioni bilaterali maroco-spagnole, le parti politiche, unanimi, considerano che l'argomento non può fare l'oggetto di un intervento straniero, da dove che proviene, trattandosi di una decisione nazionale e di un'emanazione sovrana, consecutiva alla decisione di A.Haidar di mettersi, sporgenti con la legislazione marocchina, si è affermato di stessa fonte.
Le parti politiche richiedono al governo della sua maestà il re non di accedere alla domanda delle autorità spagnole, sottolineano il comunicato.
Infine, la classe politica marocchina rileva la coincidenza di quest'affare con la recente eliminazione di 3 cittadini spagnoli, in territorio mauritaniano e la dimostrazione oggi fatta di un'implicazione di molti gruppi negli atti terroristici nella regione e la complicità avverata di persone che vivono nei campi di Tindouf.
Per le parti politiche nazionali, si aggiunge, la situazione nella regione e la sua fragilità, esige uno sforzo collettivo per rispondere a l'imperativo di sicurezza ed alle aspettative dei cittadini relative al progresso socioeconomici ed all'integrazione maghrebina, come vivamente auspicata, oggi, da parte della Comunità internazionale.
Fonti:
Il portale politico del Sahara occidentale:
www.corcas.com
Il portale del Sahara occidentale:
www.sahara-online.net
Il portale della cultura hassani:
www.sahara-culture.com
Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:
www.sahara-developpement.com
Il portale dello sviluppo sociale nella regione del sahara occidentale:
www.sahara-social.com
Il portale delle città del sahara occidentale:
www.sahara-villes.com
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